La Trota (salmo trutta), un pesce di acqua dolce appartenente alla famiglia dei Salmonidi dell'ordine degli salmoniformes, è diffusa in tutta Europa. È molto sensibile alle condizioni ambientali e vive solo in acque pulite, poiché non sopravvive all'inquinamento. Non bisogna dimenticare che la trota appartiene alla stessa famiglia dei salmoni e pertanto si può adattare benissimo anche alla vita in acqua salata. Al contrario dei salmoni la sua migrazione non è obbligata e scatta solo in presenza di determinati fattori genetici ed ambientali.

Un corpo allungato unitamente ad una muscolatura possente permettono alla trota un'elevata potenza di spinta nel nuoto. La trota è infatti capace di scatti notevoli e di risalire la corrente dei torrenti impetuosi di montagna.

Il dorso varia dal nerastro al verde oliva; i fianchi hanno invece una colorazione blu-argentea. Il ventre varia dal bianco al giallo chiaro. Sul corpo della trota sono presenti delle macchie marroni-nere e rosse di svariata dimensione.

Una particolarità è la presenza di una piccola pinna dorsale aggiuntiva detta pinna adiposa.

Può avere un peso da 1 Kg e arrivare fino a 15 kg in alcune zone, ma nei piccoli torrenti di montagna esemplari di 300-500 g sono già considerati eccezionali.

Spesso si sente parlare di "trota salmonata". Non si tratta di una sottospecie, ma solamente di trote il cui colore rosato della carne ricorda quello del salmone. Il colore dipende dalla dieta della trota che, negli allevamenti, è spesso scelta proprio per ottenere la colorazione rosata delle carni.

La trota di lago vive nei laghi d'acqua dolce nell'Europa settentrionale e centrale, sino a 1500 metri di altitudine. Nei laghi alpini si stabilisce sempre a profondità considerevoli e raramente si incontra a meno di quaranta metri dalla superficie. Le sue uova che sono gialle e grosse quanto piselli, vengono deposte in buche scavate nella sabbia nei torrenti. Questa trota è oggetto di una pesca intensiva in quanto la sua carne è particolarmente apprezzata.

 

 

 

Cyprinus carpio, conosciuto comunemente come carpa comune è un pesce d'acqua dolce afferente alla famiglia dei Ciprinidi.

Il corpo della carpa è lungo, ovaloide, con dorso convesso poco sopra la testa. Quest'ultima,si presenta di forma triangolare,con muso poco appuntito. La bocca è protrattile,provvista di denti faringei,è munita di 4 barbigli corti e carnosi. La pinna dorsale è lunga con 18-24 raggi, quella anale è abbastanza grande;le pinne pettorali e ventrali hanno i lobi arrotondati. La coda è forcuta. La livrea è bruno-verdastra con riflessi bronzei su dorso e fianchi, giallastro sul ventre. Di lunghezza variabile tra i 30 e i 60 centimetri e peso solitamente compreso tra i 3 e i 35 chili. Eccezionalmente può raggiungere e superare i 40 chili di peso e i 130 centimetri di lunghezza. Si tratta di un pesce estremamente longevo e si stima possa arrivare a 100 anni di età, si ciba sia di organismi animali come insetti o lombrichi che di sostanze vegetali e vive in gruppi che possono arrivare anche alla decina di esemplari.

La carpa è uno dei pesci d'acqua dolce più insidiati dai pescatori sportivi a causa delle grandi dimensioni che può raggiungere e della strenua resistenza che oppone alla cattura. Data la non eccelsa qualità delle carni gli esemplari catturati vengono in genere liberati con ogni cura. Si pesca soprattutto con la tecnica della pesca a fondo che, quando viene impiegata per questo pesce, prende il nome di carpfishing; la pesca a fondo utilizza una varietà di esche, in genere vegetali, che vanno dal mais alla cosiddetta "polenta" alle più recenti e tecnologiche "boilies", che sono utilizzate soprattutto nel carpfishing e che vengono innescate separatamente dall'amo, ad una distanza di qualche cm. Importante è abituare il pesce alla nuova esca gettando nel luogo prescelto grosse quantità dell'esca che si impiegherà qualche giorno prima dell'effettivo inizio della pesca. Con questo sistema si può far abboccare la carpa a qualsiasi esca. Molto usate sono le lumachine di lago e gli anellidi di vari tipi. La carpa è onnivora ed in assenza di nutrimento vegetale può cibarsi di insetti.

Si distinguono tre varietà di carpa comune più altri due tipi di carpa assai rare:

  • comune o regina : con corpo completamente ricoperto di scaglie(raggiunge anche i 30 kg ed oltre);
  • specchio: con presenza di rade e grosse scaglie (di rado supera i 38 kg); il record ora è di 38.8 kg, ferrata in acque francesi
  • cuoio: completamente priva di scaglie (non supera i 20 kg);
  • carpa koi: carpa colorata utilizzata a scopo ornamentale in laghetti da giardino, molto popolare in Giappone;
  • fully scaled mirror: varietà molto rara, si distingue per le squame molto grosse dislocate in ordine sparso su tutto il corpo (non supera i 20 kg);
  • linear carp: variante rara della carpa a specchio, si riconosce per la lunga linea di grosse squame che attraversa il corpo (non supera i 20 kg);

La Carpa erbivora (Ctenopharyngodon idella), presente nel lago,chiamata anche Amur o Cavedano mugginato è un pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia dei Ciprinidi.

La bocca terminale è ampia, obliqua e priva di barbigli. Il corpo allungato e affusolato, è leggermente compresso nella porzione caudale. Sulla linea laterale si contano 40-42 squame. La pinna dorsale presenta 8- 10 raggi molli e la pinna anale è posta più vicino alla coda rispetto alla maggior parte dei ciprinidi. Può raggiungere i 40 Kg ed i 120 cm di lunghezza questo pesce si nutre di alghe ed altre piante infestanti acquatiche per cui viene spesso usato per combattere le crescite algali incontrollate conseguenti all'eutrofizzazione negli ambienti d'acqua dolce.

 

 

 

Ameiurus melas, conosciuto comunemente come Pesce gatto, è un pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia Ictaluridae.

 Ha come habitat i fiumi a lento corso, i laghi e gli stagni.
È un pesce di straordinaria resistenza, in grado di sopravvivere in ambienti fortemente inquinati, poco ossigenati e persino per qualche ora fuori dall'acqua

Sulla pinna dorsale possiede un grosso aculeo velenoso in grado di provocare ferite molto dolorose; un altro aculeo è presente sul primo raggio delle pinne pettorali che all'occorrenza possono servire anche a muoversi fuori dall' acqua.
Presenta inoltre una seconda pinna dorsale adiposa e pinna caudale omocerca (con i 2 lobi uguali). Possiede otto barbigli piuttosto sviluppati sui quali sono presenti migliaia di organi di senso e papille gustative.
Raggiunge i 60 cm ed eccezionalmente il peso di 3 kg

È sostanzialmente un pesce spazzino: la sua alimentazione nei primi mesi di vita comprende larve, vermi e piccoli molluschi e in età adulta piccoli pesci vivi e morti oltre ad invertebrati e sostanze organiche di ogni tipo.
Si alimenta soprattutto la notte o in giornate nuvolose

La pesca avviene soprattutto di notte con la tecnica della pesca a fondo impiegando esche animali di qualsiasi tipo (anche un pezzo di carne puo' andar bene).
Le carni sono molto apprezzate ed è anche oggetto di acquacoltura

 

 

 

 

Il persico reale (Perca fluviatilis, Linnaeus 1758), chiamato comunemente in Italia pesce persico o ancora più semplicemente persico è un pesce di acqua dolce appartenente alla famiglia dei Percidi dell'ordine dei Perciformes

Il persico presenta un dorso arcuato e corpo di forma ovale, ha una doppia pinna dorsale delle quali la prima è munita di spine. Testa e bocca sono di discrete dimensioni. La livrea prevede dorso verdastro percorso da fasce di tonalità scura, pinne ventrali, anale e caudale di colore aranciato, pinne pettorali giallastre e ventre bianco

In giovane età si ciba di invertebrati, divenendo poi predatore di altri pesci in età adulta.

STORIONE

STORIONE (fr. esturgeon; sp. esturión; ted. Stör; ingl. sturgeon). - Gli storioni sono Pesci Ganoidi della famiglia Acipenseridae. Sono caratterizzati dall'avere il corpo allungato, muso prolungato in un rostro più o meno acuto, occhi piccoli, spiracoli piccoli, bocca inferiore, piccola, protrattile, preceduta da 4 bargigli, priva di dentatura, branchie coperte dall'opercolo, ano arretrato, pinne dorsale e anale uniche molto arretrate, ventrali addominali, codale eterocerca. Hanno lo scheletro interno cartilagineo, corda dorsale persistente, scudi ossei cutanei a superficie ruvida disposti in 5 serie longitudinali sul tronco, 4 sulla coda. Gli scudi cutanei formano alla parte superiore del capo un rivestimento completo. Sul corpo, nelle zone non occupate dalle serie di scudi, la pelle è provvista di scutelli ruvidi. Sul margine dorsale della codale fulcri ossei. Il colore è grigio al dorso, più o meno scuro, biancastro al ventre. Hanno la vescica natatoria comunicante col tubo digerente, l'intestino provvisto di valvola spirale, dietro il piloro delle appendici piloriche.

 

Gli storioni sono pesci anadromi che vivono generalmente nelle acque marine, per lo più in prossimità delle foci dei fiumi, e risalgono questi ultimi per la riproduzione. Alcune specie vivono però sempre nel mare (Acipenser sturio nel Mar Nero) o sempre nelle acque dolci (A. ruthenus). Depongono un grande numero di uova piccole. Si nutrono di pesci e d'invertebrati. Sono distribuiti in tutto l'emisfero settentrionale tra il 30° e il 70° di latitudine.

Gli storioni sono molto ricercati per le loro carni pregiate, per le uova con cui si confeziona il caviale, per la vescica natatoria che dà la colla di pesce o ittiocolla. Particolammente ricca è la pesca di questi Ganoidi nei fiumi della Russia, principalmente in quelli che si versano nel Mar Nero e nel Caspio (Volga); in Russia si ha la maggiore produzione di caviale.

Nell'Europa centrale e occidentale gli storioni sono in continua diminuzione, soprattutto a causa della regolazione dei fiumi, della navigazione, dell'inquinamento delle acque. A evitare la minacciata scomparsa di questi pesci sono stati fatti tentativi di ripopolamento e di allevamento artificiale.

In Italia gli storioni sono ancora frequenti nel Bacino Padano e nei fiumi della Pianura Veneta. Mentre un tempo erano relativamente frequenti nel Tevere, ora vi compare qualche individuo soltanto eccezionalmente.

 

 

 

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